ZES Unica 2025: un’opportunità concreta per investire nel Sud
Ti chiedi come funziona la ZES Unica 2025 e se la tua impresa può accedere al credito d’imposta ZES Unica?
Hai progetti di investimento nel Mezzogiorno e vuoi capire quali spese sono agevolabili, entro quando realizzarle e quali regioni sono incluse?
In questo articolo ti spieghiamo, in modo chiaro e pratico, che cos’è la ZES Unica, come ottenere i benefici fiscali previsti e perché rappresenta un’occasione irripetibile per le imprese che vogliono crescere e radicarsi nel Sud Italia.
Che cos’è la ZES Unica e perché è stata introdotta
La ZES Unica (Zona Economica Speciale del Mezzogiorno) è stata istituita con il Decreto-legge 19 settembre 2023, n. 124, articolo 15, poi convertito in legge a novembre dello stesso anno.
Dal 1° gennaio 2024, tutte le precedenti ZES regionali sono confluite in un’unica area agevolata che comprende Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, secondo la Carta degli Aiuti a Finalità Regionale 2022-2027 approvata dalla Commissione Europea (Decisione UE C(2021) 8655 del 2 dicembre 2021).
L’obiettivo è chiaro: semplificare le procedure e incentivare gli investimenti produttivi nel Mezzogiorno, creando condizioni fiscali più vantaggiose e tempi amministrativi più rapidi.
Lo Sportello Unico Digitale ZES: meno burocrazia, più efficienza
Dal 1° marzo 2024 è attivo lo Sportello Unico Digitale ZES (SUD ZES), accessibile dal portale ufficiale impresainungiorno.gov.it.
Si tratta di un canale dedicato per richiedere l’Autorizzazione Unica necessaria agli investimenti nella ZES Unica.
In pratica, lo sportello centralizza tutte le pratiche autorizzative, riducendo la frammentazione e favorendo il principio del silenzio-assenso: se l’amministrazione non risponde entro i termini, l’autorizzazione si intende concessa.
È un passo importante verso la semplificazione, anche se la gestione del credito d’imposta ZES Unica rimane di competenza dell’Agenzia delle Entrate.
Come funziona il credito d’imposta ZES Unica 2025
Il credito d’imposta ZES Unica 2025 è un incentivo pensato per chi realizza investimenti destinati a strutture produttive situate nelle zone assistite delle regioni del Mezzogiorno.
È utilizzabile esclusivamente in compensazione (tramite modello F24) e si applica agli investimenti agevolabilieffettuati dal 1° gennaio al 15 novembre 2025.
Il decreto attuativo del 17 maggio 2024 e la successiva Legge di Bilancio 2025 hanno confermato le regole e prorogato le scadenze.
Ogni progetto deve avere un costo complessivo minimo di 200.000 euro (ridotto a 50.000 euro per imprese agricole, pesca e acquacoltura) e può arrivare fino a 100 milioni di euro di investimento massimo agevolabile.
Investimenti ammessi e spese agevolabili
Sono ammissibili gli investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive, tra cui:
- macchinari, impianti e attrezzature nuove, anche in leasing finanziario;
- immobili strumentali e opere di ampliamento o costruzione;
- terreni (in misura limitata).
La parte immobiliare (terreni e fabbricati) non può superare il 50% del valore complessivo del progetto, per garantire che la misura favorisca realmente l’attività produttiva e non solo quella immobiliare.
Ogni spesa deve essere certificata da un revisore legale o professionista abilitato, attestante l’avvenuta realizzazione dell’investimento entro il 15 novembre 2025.
Percentuali e intensità dell’aiuto
Le percentuali del credito d’imposta ZES Unica 2025 variano in base alla regione e alla dimensione dell’impresa, come previsto dalla Carta degli Aiuti a finalità regionale 2022-2027:
- Calabria, Campania, Puglia, Sicilia: fino al 40% del costo agevolabile;
- Basilicata, Molise, Sardegna: fino al 30%;
- Abruzzo: fino al 15%.
Le PMI possono beneficiare di un incremento fino a +10 o +20 punti percentuali, per investimenti inferiori a 50 milioni di euro.
Gli aiuti “de minimis” possono inoltre essere cumulati, purché non si superino le intensità massime previste dal regolamento europeo (GBER UE n. 651/2014).
Comunicazioni e tempistiche operative
Per accedere all’agevolazione, le imprese devono seguire un calendario preciso:
- dal 31 marzo al 30 maggio 2025: invio della prima comunicazione all’Agenzia delle Entrate con le spese programmate e sostenute;
- dal 18 novembre al 2 dicembre 2025: invio della comunicazione integrativa attestante l’effettiva realizzazione entro il 15 novembre 2025.
Il credito sarà poi utilizzabile in compensazione, una volta verificata la documentazione contabile.
I modelli ufficiali sono stati approvati dal Provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate del 31 gennaio 2025.
Mantenimento dei requisiti e rischio decadenza
I beni acquistati devono entrare in funzione entro il secondo periodo d’imposta successivo all’acquisizione o alla conclusione dei lavori.
In caso contrario, il credito viene ridotto o revocato.
Inoltre, l’impresa beneficiaria deve mantenere l’attività nella ZES Unica per almeno cinque anni, altrimenti decade dal beneficio e deve restituire le somme.
Un’occasione reale per crescere nel Mezzogiorno
La ZES Unica 2025 rappresenta una delle più importanti leve di sviluppo per il Sud Italia: unisce aiuti a finalità regionale, semplificazione burocratica e forte spinta fiscale per chi investe in innovazione e produttività.
Per questo, ogni azienda che pianifica nuovi beni strumentali destinati a strutture produttive dovrebbe valutare attentamente l’opportunità.
Domande frequenti sulla ZES Unica 2025
È la Zona Economica Speciale del Mezzogiorno, che unifica tutte le precedenti ZES regionali e offre agevolazioni fiscali per investimenti produttivi.
Tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica, che investono in strutture produttive situate nelle zone assistite.
Macchinari, impianti, attrezzature e immobili strumentali nuovi, destinati a strutture produttive, oltre a terreni in misura limitata.
Gli investimenti devono essere completati entro il 15 novembre 2025 e certificati da un revisore legale.
200.000 euro (50.000 euro per agricoltura, pesca e acquacoltura).
Almeno cinque anni dal completamento dell’investimento.
Sì, purché non si superino le intensità massime previste dalla Carta degli Aiuti a Finalità Regionale 2022-2027.
Il credito è utilizzabile esclusivamente in compensazione tramite modello F24.
Sì, la Regione Abruzzo rientra nella ZES Unica, con un’intensità massima del 15%.
Sul portale impresainungiorno.gov.it e nei provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate.
Donato Paolino
Ciao! Sono Donato Paolino. Nella vita mi occupo di digital marketing (sì, quello che fa sembrare tutto più complicato di quanto sia), ma qui no: questo è il mio angolo libero, dove parlo di quello che mi fa stare bene — cucina, musica, scrittura, tecnologia e un pizzico di spiritualità. In pratica, tutto ciò che non puoi mettere in un report di Google Ads.
