Avrete notato che tra le voci di costo del totale delle bollette di luce e gas c’è la voce “spese per oneri di sistema”.

Negli ultimi anni, gli oneri generali di sistema hanno rappresentato una quota crescente della spesa totale annua di energia elettrica degli utenti finali. Un eventuale futuro intervento del Governo per un’attenuazione o, addirittura, un abbattimento della voce “oneri di sistema” sarebbe un primo modo per risparmiare energia elettrica.

Gli oneri generali di sistema sono applicati come maggiorazione della tariffa di distribuzione, (quindi all’interno dei servizi di rete). Tale applicazione avviene, come vedremo, in maniera differenziata per tipologia di utenza.

Si legge sui social che quei soldi, non pochi, servono per pagare quello che altri non pagano. Come per dire: C’è gente che non paga dunque le società di servizi energetici si rivalgono su chi paga periodicamente e puntualmente.

In realtà non è proprio così. Proviamo a far chiarezza.

Le voci di spesa in bolletta

Nel leggere i dettagli della bolletta del gas ci accorgiamo che ci sono quattro voci fondamentali che vanno a determinare il costo che dobbiamo pagare ad una certa scadenza.

Spesa per la materia prima energia

Per l’energia elettrica si tratta di voci relative all’acquisto dell’energia, al dispacciamento e alla commercializzazione al dettaglio (legata alla gestione dei clienti) più eventuali importi fatturati relativi alle componenti dei meccanismi perequativi dei costi di approvvigionamento.

Negli elementi di dettaglio della bolletta è differenziata tra quota energia, suddivisa anche in scaglioni di consumo per i soli clienti domestici residenti, e quota fissa.

Per il settore del gas naturale comprende le voci relative all’approvvigionamento all’ingrosso della materia prima e per tutte le attività connesse, la commercializzazione al dettaglio, e gli oneri di gradualità necessari a coprire i costi sostenuti dal venditore per l’adeguamento del proprio portafoglio di approvvigionamento.

Anche negli elementi di dettaglio della bolletta del gas c’è la differenziazione tra quota energia e quota fissa.

Spesa per il trasporto e la gestione del contatore

Tale voce copre i costi sostenuti per trasportare l’energia elettrica sulla rete di trasmissione nazionale e distribuire sulle reti di distribuzione locale, nonché per gestire e leggere i contatori e per gestire i dati delle letture.

Imposte, accisa e IVA

Non c’è molto da spiegare, si capisce piuttosto bene.  

Spesa per oneri di sistema

Iniziamo col dire che l’applicazione degli oneri di sistema non sono una scelta del fornitore di energia che trovate sulla bolletta (per es. Servizio Elettrico Nazionale) ma una voce che anche le società devono inserire obbligatoriamente.

Tali oneri trovano il loro fondamento nella Legge 7 agosto 2012, n. 134

Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, recante Misure urgenti per la crescita del Paese 

All’art.39 di tale legge (rubricata “Criteri di revisione del sistema delle accise sull’elettricità e sui prodotti energetici e degli oneri generali di sistema elettrico per le imprese a forte consumo di energia; regimi tariffari speciali per i grandi consumatori industriali di energia elettrica” ed in particolare ai commi 3 e 4 si dispone che :

“3. I corrispettivi a copertura degli oneri generali di sistema elettrico ed i criteri di ripartizione dei medesimi oneri a carico dei clienti finali sono rideterminati dall’Autorità per l’energia elettrica e il gas entro 60 giorni dalla data di emanazione dei decreti di cui al comma 1, in modo da tener conto della definizione di imprese a forte consumo di energia contenuta nei decreti di cui al medesimo comma 1 e nel rispetto dei vincoli di cui al comma 2, secondo indirizzi del Ministro dello sviluppo economico.

Dalla data di entrata in vigore della rideterminazione è conseguentemente abrogato l’ultimo periodo del comma 11 dell’articolo 3 del decreto legislativo 16 marzo 1999, n. 79.

4.In attuazione dell’articolo 3, comma 13-bis, del decreto-legge n. 16 del 2 marzo 2012, convertito con modificazioni in legge n. 44 del 26 aprile 2012, e limitatamente ai periodi individuati dalla medesima norma, l’Autorità per l’energia elettrica e il gas adotta i provvedimenti necessari a garantire che la componente tariffaria compensativa riconosciuta ai soggetti di cui alla citata norma, successivamente al loro passaggio al libero mercato dell’energia elettrica, non risulti inferiore a quella che sarebbe stata riconosciuta in caso di permanenza sul mercato vincolato. Restano salvi gli effetti delle decisioni della Commissione europea in materia.”

L’Autorità di Regolamentazione per Energia, Reti e Ambiente (ARERA) ci spiega che la spesa per oneri di sistema “comprende i corrispettivi destinati alla copertura di costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico o per il sistema gas pagati dai clienti finali”

Si tratterebbe dunque di oneri diversi a seconda che la bolletta riguardi l’energia elettrica o la fornitura di gas.

Corrispettivi destinati alla copertura di costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema elettrico

Gli oneri di sistema nella bolletta della luce si pagano per finanziare:

  • messa in sicurezza del nucleare e misure di compensazione territoriale; 
  • incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate; 
  • copertura delle agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario; 
  • sostegno alla ricerca di sistema; 
  • copertura del bonus elettrico (che però non viene pagato dai clienti cui è stato riconosciuto il bonus sociale); 
  • copertura delle agevolazioni per le imprese a forte consumo di energia; integrazioni delle imprese elettriche minori e promozione efficienza energetica.

Negli elementi di dettaglio della bolletta questa voce è differenziata tra quota energia e quota fissa

Gli oneri di sistema per la bolletta di fornitura di energia elettrica si dividono in:

Asos

Dal 1° gennaio 2018 è la componente della spesa per oneri di sistema destinata a coprire gli oneri generali relativi al sostegno delle energie da fonti rinnovabili e alla cogenerazione CIP 6/92.

Arim

Dal 1° gennaio 2018 è la componente della spesa per oneri di sistema destinata a: incentivazione della produzione ascrivibile a rifiuti non biodegradabili; messa in sicurezza del nucleare e misure di compensazione territoriale; agevolazioni tariffarie riconosciute per il settore ferroviario; sostegno alla ricerca di sistema; bonus elettrico (quota che ai clienti cui è stato riconosciuto il bonus viene compensata tramite il bonus medesimo); integrazioni delle imprese elettriche minori e promozione dell’efficienza energetica.

Corrispettivi destinati alla copertura di costi relativi ad attività di interesse generale per il sistema gas

Nella bolletta del gas, il pagamento degli oneri di sistema è destinato a:

  • copertura del bonus gas (che però viene pagato solo dai condomini ad uso domestico); 
  • realizzazione di progetti di risparmio energetico e lo sviluppo delle fonti rinnovabili nel settore del gas e a sostegno della realizzazione delle reti di teleriscaldamento; 
  • a compensazione dei costi di commercializzazione della vendita al dettaglio; 
  • per meccanismi di recupero degli oneri morosità nei servizi ultima istanza.

Negli elementi di dettaglio della bolletta questa voce è espressa in quota energia e differenziata per scaglioni di consumo.

Tra gli oneri di sistema che il cliente si trova a pagare in bolletta ci sono:

  • RE: costi di interventi per il risparmio energetico e lo sviluppo di fonti rinnovabili
  • RS: costi di qualità dei servizi gas
  • UG1: costi di eventuali conguagli e squilibri del sistema di perequazione
  • UG2: costi di commercializzazione della vendita del gas al dettaglio
  • TAU1: costi di capitale relativi al servizio di distribuzione, commercializzazione e misura
  • TAU3: costi operativi, ed è variabile secondo la suddivisione negli 8 scaglioni tariffari.

Considerazioni finali

Al di là di tutti i burocratismi possibili e le buone intenzioni del legislatore, è evidente che è piuttosto triste vedere ultimamente che il costo di una bolletta comprende solo in minima parte il costo della materia prima.

Luce e gas al giorno d’oggi sono sempre più da considerarsi beni essenziali per la popolazione (famiglie e imprese).

Per questo motivo le fonti energetiche dovrebbero essere fornite sempre a prezzo calmierato e prevedere aumenti solo quando questi siano giustificati da un utilizzo esagerato di energia, sopra una certa media di consumo.

Sulla questione delle fonti rinnovabili, in realtà manca ancora una vera coscienza e cultura di ciò di cui si parla.

In un Paese dove è necessario farsi un “mutuo” per installare a casa propria un sistema di pannelli fotovoltaici, in un Paese dove per 100 anni si è sempre usato la bicicletta “normale” a pedale, sentir dire che un monopattino elettrico è “green mobility” quando poi a fine vita del monopattino si dovrà stoccare la batteria che, come sappiamo, è un rifiuto molto inquinante, offre tutto il senso di una vera coscienza di energetica alternativa.